Dopo quanto tempo si hanno i soldi
Alla morte di un parente il conto corrente che questi aveva in banca viene bloccato.
Per poter sbloccare il conto, i parenti del defunto, devono presentare un apposito documento di successione del conto.
La successione del conto corrente è un vero e proprio atto giuridico che regola il passaggio del saldo relativo al conto di una persona scomparsa al suo erede o ai suoi eredi. Il tutto è stabilito dall’articolo 1833 del codice civile, comma 2, in cui si legge che «la chiusura del conto con la liquidazione del saldo è fatta alle scadenze stabilite dal contratto o dagli usi e, in mancanza, al termine di ogni semestre, computabile dalla data del contratto
Alla morte dell’intestatario del conto, come detto, la prima cosa che fa la banca è bloccare il conto fino a che non saranno espletate alcune formalità e fatta chiarezza su chi gode dei relativi diritti. Questo avviene quando gli eredi comunicano la morte dell’intestatario del conto corrente all’istituto di credito
A questo punto gli eredi presenteranno la domanda si successione del conto, che si compone di vari documenti:
1. certificato di morte;
2. l’atto di notorietà o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
3. la copia conforme del verbale di pubblicazione o di attivazione dell’eventuale testamento.
4. Dovrà essere poi presentata la dichiarazione di successione o certificato di eseguita dichiarazione e di pagamento dell’imposta, rilasciata dall’Agenzia delle Entrate.
Dopo la presentazione della dichiarazione di successione che contiene tutti i documenti sopra citati, la banca è tenuta a sbloccare il conto, distribuendo le quote spettanti a ciascuno degli eredi. Secondo quanto scritto nel codici civile la banca ha un massimo di sei mesi per sbloccare il conto corrente ma generalmente i tempi di sblocco sono ancora più ridotti.