
A che età si esce dal lavoro
A che età si esce dal lavoro: la pensione anticipata Pensione anticipata flessibile e nodo opzione donna. La “pensione anticipata flessibile”, così ribattezzata in manovra,
La “pensione anticipata flessibile”, così ribattezzata in manovra, consente l’uscita con 41 anni di contributi ed un minimo di 62 anni d’età, ma fissa un paletto che appare disincentivante: un “tetto” agli assegni che, fino al raggiungimento dell’età pensionabile (67 anni d’età oppure 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne), non può superare cinque volte il valore delle pensioni minime (quindi 2.620 euro lordi). Gli assegni, inoltre, non potranno essere cumulati con altri redditi da lavoro occasionale oltre il limite dei 5mila euro. Sono previste anche delle “finestre” di uscita: di tre mesi per i lavoratori privati e di 6 per quelli pubblici. Ma per i soggetti che avranno maturato i requisiti il 31 dicembre di quest’anno dovrà attendere per il pensionamento, che scatterà ad aprile 2023 se si tratta di un dipendente privato, o agosto sempre del 2023 se il lavoratore è un dipendente della pubblica amministrazione.
A creare dubbi sulla pensione anticipata è anche “Opzione donna”. L’anticipo della pensione per le lavoratrici viene prorogato di un anno, ma rimodulato in base al numero di figli. In attesa di vedere la formulazione della norma (nella bozza l’articolo è ancora vuoto), così come lo si legge, si penalizzano le donne che non hanno figli, «colpevolizzando chi ha fatto una libera scelta o chi non ha potuto avere figli pur volendoli». Così la norma è incostituzionale avvertono vari giuristi.
A che età si esce dal lavoro: la pensione anticipata Pensione anticipata flessibile e nodo opzione donna. La “pensione anticipata flessibile”, così ribattezzata in manovra,
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